Partita IVA in regime forfettario: guida completa

4 Dicembre 2024
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Aprire una partita IVA in regime forfettario rappresenta una scelta strategica per molti piccoli imprenditori e liberi professionisti che desiderano beneficiare di un regime fiscale agevolato e di una gestione contabile semplificata. Questa guida completa ti fornirà tutte le informazioni necessarie per capire se il regime forfettario è la soluzione giusta per te.

Cos’è il Regime Forfettario?

Il regime forfettario è un’opzione fiscale agevolata pensata per le piccole imprese e i liberi professionisti con ricavi annui che non eccedono soglie predeterminate. La sua principale attrattiva è la semplicità contabile, che permette di ridurre le complessità amministrative e i costi di gestione. Questo regime prevede una tassazione sostitutiva fissa sul reddito imponibile, che può variare tra il 5% e il 15%, senza dover gestire l’IVA.

Requisiti per Accedere al Regime Forfettario

Per aderire al regime forfettario nel 2024, devi rispettare una serie di criteri:

  • Limite di ricavi: non superare gli 85.000 euro di ricavi o compensi annui.
  • Esclusione dalla partecipazione in società: non puoi essere socio in società di persone o in S.r.l. che optano per la trasparenza fiscale.
  • Limiti per collaboratori e beni strumentali: la spesa complessiva per collaboratori e dipendenti non può superare i 20.000 euro l’anno, così come quella per beni strumentali.

Vantaggi del regime forfettario

Il regime forfettario offre diversi vantaggi fiscali e operativi, tra cui:

  • Tassazione agevolata: un’imposta sostitutiva del 15% sul reddito imponibile. Per i nuovi imprenditori, la tassazione è ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività, purché si rispettino alcuni criteri specifici.
  • Esenzione IVA: non devi applicare l’IVA sulle tue fatture, né occuparsi delle liquidazioni IVA. Questo semplifica notevolmente la gestione contabile.
  • Semplificazione contabile: non è richiesta la tenuta dei registri IVA, dei registri contabili e delle scritture contabili ordinarie, riducendo notevolmente il carico amministrativo.

Come Aprire una Partita IVA in Regime Forfettario

Aprire una partita IVA in regime forfettario è semplice e gratuito, ma richiede alcuni passaggi specifici:

  1. Richiedere la partita IVA: puoi aprire la partita IVA presentando il modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate, o rivolgendoti a un commercialista.
  2. Scegliere il codice ATECO: ogni attività economica deve essere classificata con un codice ATECO che descrive il settore di appartenenza. Scegliere il codice giusto è fondamentale per rispettare la normativa fiscale.
  3. Iscrizione alla gestione separata INPS o altre gestioni previdenziali: se sei un libero professionista senza albo, dovrai iscriverti alla gestione separata INPS. Se sei un artigiano o un commerciante, dovrai iscriverti alla gestione previdenziale specifica.
  4. Compilare la comunicazione unica: se la tua attività prevede l’iscrizione alla Camera di Commercio, dovrai presentare la Comunicazione Unica per completare il processo.

Obblighi Fiscali e Contributivi

Gli obblighi fiscali e contributivi nel regime forfettario sono semplificati ma non trascurabili:

  • Imposta sostitutiva: l’imposta sostitutiva è del 15% sul reddito imponibile, ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività per chi rispetta i requisiti.
  • Contributi previdenziali: i contributi variano in base alla tua categoria professionale. I liberi professionisti iscritti alla gestione separata pagano una percentuale del 25,98% sul reddito imponibile.

Cosa succede se superi il limite dei ricavi?

Se superi il limite di 85.000 euro durante l’anno, puoi restare nel regime forfettario fino alla fine dell’anno corrente, ma dovrai passare al regime ordinario l’anno successivo. Superare il limite dei ricavi può influire sui tuoi obblighi fiscali, portandoti alla tassazione ordinaria e alla gestione dell’IVA.

Se il fatturato supera la soglia di 100mila euro di incassi annui comporta (la tassazione ordinaria Irpef) la fuoriuscita dal regime agevolato a decorrere dall’inizio dell’anno stesso .

Perché rivolgersi a un commercialista?

Un commercialista ti aiuta a gestire la tua posizione fiscale, fornendo una consulenza personalizzata per ottimizzare il tuo inquadramento. Affidarsi a un professionista ti consente di evitare errori burocratici e di concentrarti sulla tua attività.

Domande frequenti sul regime forfettario

  1. Chi può beneficiare della tassazione ridotta al 5%? La tassazione ridotta è riservata ai nuovi imprenditori che non hanno esercitato attività professionali nei tre anni precedenti.
  2. Quali sono i codici ATECO più utilizzati per il regime forfettario? I codici ATECO variano in base al tipo di attività. Per i liberi professionisti, ad esempio, il codice 74.90.99 (Altre attività professionali n.c.a.) è molto comune.
  3. Come posso calcolare i contributi INPS in regime forfettario? I contributi INPS sono calcolati come una percentuale del reddito imponibile. La gestione separata INPS, ad esempio, prevede un’aliquota contributiva del 25,98%.

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